Le fiabe di Fatalucina


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La bimba che tornò indietro

guerra


C’era una volta una bimba con la sua triste storia, se la portava sempre dietro e piangeva

La guerra uccide
nera sovrana
mamma e papà
ha preso stanotte
giù le bombe
sopra le teste
nulla è più brutto
della guerra che uccide



Piangendo, piangendo si perse nel bosco e più si inoltrava e più si perdeva. Venne la notte poi ancora il giorno, venne l’inverno e le foglie secche coprirono il corpicino infreddolito della bimba.

Mamma ho freddo
mamma ho paura
cade la neve
ne scende tanta
foglie mie brave
fatemi una coperta

Ohibò – esclamò la madre dei Venti Contrari -Chi si nasconde qui sotto?
Scavò scavò e con grande sorpresa tirò fuori la piccola che non respirava.

Sarà morta
sarà viva
questo proprio
non si sa

A casa mia
la porterò
e al caldo
lo saprò

La madre dei Venti Contrari si innamorò della bimba e decise di portarla a casa sua per tentare un’antica magia e ridarle la vita. Venne la notte e venne il giorno, venne il giorno e ancora la notte, finché la magia accompagnò la bimba alla luce del sole.

Sole di luce
labbra dorate
cerchi di vita
suvvia venite

Luce di sole
caldo splendore
sali al cuore
del mio amore

La bimba si alzò dal letto, ringraziò la madre dei Venti Contrari, ma il sorriso quello no, non poteva tornare! La bimba si portava sempre dietro la sua triste storia.

Sorriso stregato
male ingoiato
chi l’ha perso
chi l’ha negato

Sorriso nuovo
lieve ristoro
torna ti prego
sul suo viso

Una sera la bimba raccontò la sua storia alla madre dei Venti Contrari:

La guerra uccise
i miei genitori
nera sovrana
ingiusta regina

La nostra casa
è fredda dimora
la morte l’abita
infame signora

La madre dei Venti Contrari rimase un attimo in silenzio, come se inseguisse un pensiero che non voleva affiorare. Poi d’improvviso si scosse e disse - Ho trovato chi può aiutarti! Mio figlio, Vento che Indietro Torna, ti porterà indietro nel tempo, dove troverai tua madre e tua madre ancora giovani e belli, prima che la guerra li uccidesse. Ma dopo che li avrai trovati, sospirò la donna, cosa mai farai mia piccola?

Può forse il sereno
tuonare tempesta
può forse tempesta
trovare il sole?

Sì che può!-Disse ridendo il figlio Vento che Indietro Torna- e con un soffio tramutò il bel sole in un cielo scuro e nero. Prese la piccola e la portò via con sè.

Passa la notte
notte si allunga
passa il giorno
giorno si accorcia
lenta la pioggia
si scioglieva
e la grandine
al sole saliva
al di qua al di là
più nulla si vedeva
fuori dal tempo
fuori dalla bufera

Ed ecco che apparve la casetta dove la bimba aveva abitato felice con la sua mamma e il suo papà. Udì le voci argentine che riecheggiavano nelle stanze, mamma sei tu? -Son qui! Il sole filtrava attraverso le bianche tendine

Vento soffia
soffia forte
manda via
da casa mia
ogni brutta malattia

Entra luce
entra pace
voce mia
mai più lasci
casa mia

La bimba decise di restare con i suoi genitori e mai nessuno li avrebbe potuti separare.

Vento soffia
via di qui
lascia in pace
casa mia
va’ veloce
e così sia

Vento che Indietro Torna soffiò - Non posso lasciarti qui amica mia, questo è un tempo morto, ciò che è stato e mai più sarà, è senza vita, mentre tu sei viva e devi tornare nel tempo presente!

-No! rispose la bimba

In questa casa
voglio restare
non voglio tornare
in un presente
arido e triste


casetta


Tra tante strade a lei possibili, la bimba scelse quella del tempo che era morto per tutti, ma non per lei, perchè nel suo cuore, i genitori erano ancora vivi e a loro l’avevano guidata.
Vento che Indietro Torna si rassegnò al volere della bimba, soffiò e andò via.

Vento soffia
soffia via
dove c’è
casa mia

Dentro il cuore
forte regno
sempre fermo
sicuro dal vento

Se vi capita di passare da quelle parti, ancora oggi troverete la casetta, dove la bimba vive felice con la sua mamma e il suo papà.


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