Le fiabe di Fatalucina


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La leggenda di Fatalucina



La leggenda di Fatalucina


-Tornando a noi, la sciagura dell’Inquisizione ricadde su voi Fate Madri e su te, Fataluce, anzi Lucina, così ti chiamavano tutti i poverelli e tutti i diseredati del villaggio dove vivevi con i tuoi figli e dei villaggi vicini, dove spesso ti recavi per alleviare le sofferenze della gente.
I bambini ti stavano a cuore più di ogni cosa e, mentre li curavi, narravi loro fiabe, perché potessero sognare e con la fantasia potessero volare lontano, lontano dalla sofferenza e dalla povertà.
Da tempo la vostra arte di guaritori era fiorente e tanta gente, ricca e povera, giungeva davanti le vostre capanne per essere aiutata, e voi con devozione e con paziente cura, sanavate ferite del cuore e della mente.
Rammenti che in piccole dosi, il sangue di Drago è una potente medicina? Rammenti che la Lingua di Vipera, comunemente chiamata felce, se sventolata su una persona ha proprietà curative? Ma se mangiata, ne aggrava l’infermità?
Non rammenti neanche una di queste nozioni basilari?
No, mi spiace!
-Fai pena!
In quel tempo, proprio per queste vostre doti curative, tanti vi rispettavano! Ma non tutti, come ti ho spiegato!
Infatti dovevi agire sempre in modo che tuo marito non venisse a conoscenza della tua attività.
Aspettavi che tuo marito partisse all’alba con i due figli per insegnare loro a cacciare o per altre attività, e in tutta fretta correvi da una casa all’altra, curando con le piante medicinali uomini, donne e bambini.
Cominciarono a nascere leggende sulle arti magiche delle FateMadri e sui Maghit.
La tua per esempio: Narra che un giorno una madre ti supplicò di raggiungere la sua baracca, che distava giorni e giorni di cammino, per salvare il figlio, affetto da una grave febbre.
Per guadagnare quattro giorni e arrivare prima al bambino, si doveva attraversare Il Bosco Ombroso, “Il Bosco Oscuro”, come lo chiamavano Fate e Maghi.
Era un bosco secolare dove si diceva dimorassero le streghe e gli esseri oscuri, uomini che avevano venduto il cuore e l’anima alle streghe, in cambio dell’immortalità, divenendo servitori dell’oscurità.
Pur sapendo che tuo marito stesso vi si recava per iniziare i tuoi figli alle arti del Principe Oscuro, non ci pensasti su tanto! Risparmiare quattro giorni di cammino, volevano dire, potere arrivare per tempo per salvare il bimbo malato!
Decidesti che la madre sarebbe tornata a casa percorrendo la via più lunga ma più sicura,mentre tu avresti attraversato il Bosco Ombroso.
Ma non potevi attraversarlo senza una valida protezione, streghe e servitori oscuri, ti avrebbero catturata e avrebbero bevuto il tuo sangue, carpendoti i segreti e i poteri delle FateMadri.
Quindi chiedesti aiuto al Consiglio Supremo, e ricevesti una lucina. L’hai messa sulla fronte e hai attraversato indisturbata il Bosco Ombroso.
-Come può una lucina mettere paura alle streghe e agli altri servitori oscuri?
- Vedi questa lucina era stata forgiata dalla sfera di luce delle Fate Supreme, perciò ti avvolse in un velo protettivo, che ti rese invisibile alle forze oscure. In questo modo potesti attraversare il Bosco Ombroso e salvare il bimbo.

Tratto dal mio romanzo "L'ultima isola della speranza"

Se volete, disegnate Fatalucina così come la immaginate voi e inviate i vostri disegni al mio email: fatalucina@gmail.com



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